A partire da questo 1° luglio, la spesa per l’utilizzo di energia elettrica registreranno un’incremento del 6,5% e dell’8,2 per il gas, nonostante il fatto che si fossero abbassati rispettivamente relativamente dell’8% e dell 5,7% durante il secondo trimestre del 2018. Il motivo principale per l’aumento delle spese luce e gas si può ritrovare nelle crescenti tensioni internazionali e al conseguente aumento della quotazione del petrolio, aumentato del 57% in un meno di un’anno.

Tutto ciò ha ovviamente influenzato anche i prezzi del mercato energetico, con ripercussioni sui prezzi per tutti i clienti, indipendentemente dal fatto che siano essi del mercato tutelato o del mercato libero. Ovviamente i soggetti che sentono di più questo cambiamento sono le famiglia, in quanto l’aumento delle spese luce e gas avrebbe determinato a una forte crescita dei costi di approvvigionamento, arrivando fino a un aumento del 12,5% nella variazione della spesa. Cercando di “attutire il colpo”, l’Autorità è intervenuta con una modulazione degli oneri generali di sistema, in modo da ridurre l’aumento di spesa per i clienti domestici e non domestici, con pari effetti sia sul mercato tutelato che su quello libero.

L’aumento viene quindi ridotto dallo sconto del 6% sugli oneri generali di sistema, arrivando a un totale dell’aumento delle spese luce e gas del +6,5%.

L’aumento del gas è invece determinato dalla forte crescita della componente relativa ai costi di approvvigionamento, arrivando ad un incremento dell’8,2%.

In termini di spesa lorda per la famiglia di tipo nell’anno scorrevole, compreso tra il il 1° ottobre 2017 e il 30 settembre 2018, sarà di 537 euro, con una variazione del +4,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dello scorso anno, che corrispondono a un aumento di circa 24 euro. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.050 euro, con una variazione del +2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente a circa 21 euro/anno.

 

 

 

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